In questi giorni riaprono le scuole e si ritorna, dopo le vacanze, alla vita di tutti i giorni, rimpiangendo il periodo di riposo e di divertimento, almeno per i più piccoli.
Da che mondo è mondo l’assenza dell’alunno a scuola viene giustificata dai genitori “o da chi ne fa le veci” (come riportato sul libretto delle giustificazioni), almeno per i minorenni perché gli “adulti” maggiorenni, sono autorizzati dalla legge ad autogiustificarsi, e le sorprese spesso non mancano.
La faccenda assume un aspetto ben diverso quando a doversi giustificare è il maestro elementare che non può «restituirsi in residenza», come riportato nel testo della lettera, causa le avverse condizioni meteorologiche.
La lettera che il Sindaco facente funzione dell’epoca, invia al collega di Carpinone ci riporta al 1885 e la “giustificazione” che lo stesso certifica, con tanto di autentica/vidimazione addirittura del Comandante la Stazione dei Carabinieri, testimonia la genuinità nell’operare da parte di ogni singolo soggetto, ma nello stesso tempo anche il senso del dovere, la disciplina e il rispetto delle norme, il tutto condensato in un caso del tutto particolare.
Il bello di Capracotta è questo: succedono anche le cose più impensabili, e questo ne è l’ennesimo esempio.
Paolo Trotta