Il contadino Sebastiano Di Mozzo tornava a piedi con la moglie, Rosa Casciata, da Agnone, dove si era recato a far compere, al suo paese di Capracotta nel Molise, quando fu sorpreso dalla tormenta. I coniugi si affrettarono a proseguire il cammino, lottando contro la furia del vento e l’accecante bufera di neve. Ma a un certo punto alla donna mancarono le forze. Il luogo era deserto: non un rifugio,non una possibilità di soccorso.
Ma a un certo punto alla donna mancarono le forze. Il luogo era deserto: non un rifugio, non una possibilità di soccorso. Allora il Di Mozzo prese la moglie sulle spalle, tentando di giungere al paese in salvo; e già era arrivato presso Capracotta, quando anche lui fu vinto e cadde in ginocchio. Dopo aver inutilmente cercato di rianimare la donna rotolata nella neve e dopo aver inutilmente gridato per chiamare gente in aiuto, perdette i sensi. Alcune ore dopo alcuni contadini, che passavano di là, trovarono i due coniugi stretti insieme: lei già morta e il marito moribondo.
Fonte:
Illustrazione del Popolo, 1931