I libri degli “Amici di Capracotta” sulla biblioteca digitale “E.A. Paterno”

Tutti i volumi culturali dell’Associazione “Amici di Capracotta” saranno pubblicati sulla Biblioteca Digitale Molisana “E.A. Paterno”. E potranno essere letti e scaricati on line gratuitamente da tutti.

Nello scorso week end, il presidente Francesco Di Rienzo, sulla base di un decisione presa all’unanimità nella prima riunione del nuovo Direttivo, ha concordato con il responsabile del progetto, il giovane storico Lorenzo Di Stefano, la pubblicazione con cadenza mensile di tutti i testi stampati tipograficamente finora dal sodalizio capracottese sull’innovativa piattaforma culturale molisana, attiva dall’anno 2012.

Il primo volume è andato sul web ieri sera alle ore 21.21: “Anno Domini. La peste a Capracotta”. Si tratta di un approfondito studio socio-sanitario sul lungo e triste elenco dei 1126 capracottesi deceduti in appena quaranta giorni nell’epidemia di peste che flagellò il Regno di Napoli nel 1656, conservato in un antico faldone della Chiesa Madre di Capracotta. È stato realizzato nel 2015 da Domenico Di Nucci, Francesco Di Rienzo e Aldo Trotta con il patrocinio dell’amministrazione comunale e di numerosi mecenati locali.

Lo potete consultare e scaricare liberamente al seguente link: 

Anno Domini 1656. La peste a Capracotta

«Sono molto felice di iniziare il mio mandato con un gesto così altamente simbolico- afferma il neopresidente dell’Associazione Amici di Capracotta, Francesco Di Rienzo-. Da oggi, chiunque andrà sul sito della Biblioteca Digitale Molisana “E.A. Paterno” potrà scoprire con un semplice clic tanti momenti dell’avvincente passato di Capracotta. Voglio ringraziare il Direttivo per l’impegno a valorizzare e promuovere il nostro patrimonio storico cittadino e, in particolare, il responsabile della BDM, Lorenzo Di Stefano, per la grande attenzione dimostrata nei confronti della nostra Associazione. Ci auguriamo che le  nostre pubblicazioni possano contribuire al successo di questa sua ammirevole iniziativa culturale».