«Per il curriculum, mi considero la persona giusta al posto giusto. Vorrei riscoprire e ritrovare vecchi titoli della tradizione popolare e riadattarli per un pubblico moderno». La capracottese Francesca Carnevale è stata nominata “Ambasciatore della Lettura” dal Centro per il Libro e la Lettura (Cepell) per la categoria dei bibliotecari. E ha già le idee chiare sugli obiettivi da perseguire durante il mandato.
Il progetto “Ambasciatori della Cultura” ha l’obiettivo di coinvolgere le persone che si impegnano in prima linea nella diffusione della lettura e costruire ambienti di scambio tra chi ogni giorno agisce e lavora nell’ambito del libro e della lettura.
«La nomina è avvenuta quasi per caso-spiega-. Il Cepell ha inviato una mail invitandomi a presentare la mia candidatura. Non ho avuto dubbi. Ho partecipato a tante iniziative del Centro proprio nel campo della promozione della lettura, in passato mi sono candidata ai laboratori di lettura per bambini, ricordo le mattine trascorse nella scuola dell’infanzia di Capracotta, dove i libri che portavo erano presi in prestito dai piccoli alunni per proseguire la lettura a casa».
Francesca Carnevale è bibliotecaria specializzata ed è stata la responsabile della gestione delle strutture bibliotecarie decentrate di Pesche e Termoli dell’Università del Molise e ha un lunghissimo curriculum nel campo della cultura nazionale e regionale: segretaria nazionale dell’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), presidente dell’AIB del Molise, consigliera della Fondazione Molise Cultura, direttore onorario della biblioteca comunale “F. Jovine” di Guardalfiera, segretaria del Parco letterario e del paesaggio “Francesco Jovine” e consigliera del Direttivo dell’Associazione “Amici di Capracotta”.
«L’obiettivo è quello di promuovere la lettura a tutti i livelli- conclude Francesca Carnevale-. Penso all’organizzazione di rassegne, presentazioni e reading di testi non convenzionali. Si parla sempre di narrativa, anche nelle classifiche. Perciò, vorrei andare oltre e scovare e promuovere testi poco noti della tradizione popolare».