E’ deceduto all’ospedale di Campobasso dove era ricoverato da alcuni giorni infettato dal maledetto Covid19. Spirito guerriero, tenace, ancora in buona salute nonostante i suoi 79 anni non ha retto all’aggressività di questo infinitesimale organismo che da un anno fagocita vite umane in tutto il pianeta. Chi l’avrebbe mai potuto immaginare di dover annotare su queste pagine del Diario questo triste lutto. Questa edizione già gli aveva dedicato alcuni servizi giornalistici a fronte delle sue iniziative culturali promosse nel mese di Agosto e chiudere la sua esperienza con questa brutta notizia è davvero doloroso e paradossale. Domenico era una persona, un po’ ruvida nei modi, a volte poteva sembrare invadente ma sotto questa rugosa corteccia coltivava una sensibilità per la cultura. Teneva a cuore Capracotta, suo paese d’origine e Agnone, suo paese d’adozione, animato da una passione ardente per la storia remota di queste località. Per questa doppia identità qualche incomprensione l’ha vissuta. A dieci anni fu catapultato in Agnone al seguito della famiglia trasferitasi in quella località nel 1952 e non fu facile adattarsi ai nuovi usi e costumi di Agnone senza dimenticare quelli di origine. “Per anni, scrisse, sono stato capracottese in Agnone e agnonese a Capracotta. Essere il forestiero da sfottere in Agnone e l’agnonese da prendere in giro a Capracotta non è stato mai piacevole…ogni tanto, in Agnone, qualche salutare pugno metteva le cose a posto”.
In Agnone frequentò la Scuola Media, poi il Liceo scientifico e in questa località s’è sposato e ci ha vissuto insegnando nelle Scuole Medie e poi da pensionato.
Il suo rapporto con Capracotta non s’è mai interrotto. Le sue presenze erano diradate ma non mancava di venire a salutare gli amici, soprattutto, nei mesi estivi. Ma il suo chiodo fisso era la Cultura, scrivere qualcosa sulla Storia remota di Capracotta. Era convinto che c’era tanto da scavare e portare alla luce sul paese ma aveva bisogno di compagnia, di persone che coltivassero con lui questa passione. E l’occasione si presentò nel 2005. Il 4 settembre di quell’anno presentò a Capracotta un bellissimo libro dal titolo “I Fiori del Paradiso”, un’antologia di fatti e ricordi di Capracotta e della famiglia Di Nucci. Il libro fu recensito dal prof. Luigino Conti, sponsorizzato dal Caseificio Franco Di Nucci e distribuito gratuitamente ai presenti.
Un libro molto interessante, in particolare per persone di età più matura, che pur se incentrato sulla vita della sua famiglia d’origine molte pagine sono state dedicate alle abitudini alimentari, ai giochi di quel periodo, alla vita scolastica e a tante belle storielle di Capracotta. Non vi nascondo che ogni tanto me lo vado a rileggere perché ci ritrovo tanti bei ricordi della mia gioventù trascorsa a Capracotta. Naturalmente ero presente a quella presentazione, parlottai con M’nguccio, gli anticipai che avrei parlato del suo libro sul prossimo Diario e di lì avviammo un contatto che s’era interrotto molti prima. Cominciò a parlarmi di questo suo desiderio di creare un’Associazione che si interessasse alla storia di Capracotta. Io un po’ riluttante perché gli dicevo ero più interessato alla cronaca, ai fatti contemporanei del paese. Alla fine scoprendo la passione per la storia di mio figlio Francesco lo misi in contatto con Francesco. Si trovarono d’accordo e nel 2012, assieme ad altri compaesani fondarono l’Associazione Amici di Capracotta” di cui è sempre stato il presidente. La vita di questa Associazione è nota a tutti e la sua dipartita è, davvero, una grossa perdita ma il suo spirito farà sempre da guida al prosieguo dell’attività. La sua dipartita à stata così esternata: “Ci sono notizie che non vorremmo mai dover dare, come quella della scomparsa avvenuta questa mattina, del Prof. Domenico Di Nucci, Presidente della nostra Associazione.
Nato a Capracotta nel 1942 fin da bambino si trasferisce con la famiglia in Agnone, laureatosi in Matematica alla Sapienza di Roma, fu insegnante di matematica e materie scientifiche presso varie scuole dell’Alto Molise e nel paese di residenza.
È stato uno dei fondatori dell’Associazione Amici di Capracotta, coautore di tutti i libri pubblicati: sapeva trasmettere con la sua passione, l’entusiasmo e la volontà di fare, non arretrava davanti alle difficoltà incontrate nella ricerca, sempre prodigo di consigli ed incoraggiamenti.
Profondo conoscitore della storia di Capracotta e dell’Alto Molise, per noi tutti è stato un padre, un fratello maggiore: a ciascuno dei collaboratori indicava con perspicacia, la via da intraprendere nella ricerca, invogliando ad un lavoro di scavo che noi non vedevamo, ma che lui aveva già percepito, meditato e fatto proprio.
Esigente prima di tutto con se stesso, in possesso di un sesto senso che lo guidava, se una cosa non lo soddisfaceva, era capace di iniziare da capo e non una sola volta, la ricerca che lo prendeva e lo appassionava.
Grazie Domenico per tutto quello che ci hai insegnato, ci hai lasciato e per il tuo grande amore per Capracotta che hai testimoniato in mille modi, sarai sempre nei nostri pensieri e nei nostri cuori.
Alla moglie Maria Pia, ai figli Carmine, Claudia e Danilo, le condoglianze più sentite e un grande abbraccio da parte di tutto il Direttivo, anche a nome di tutti i soci dell’Associazione Amici di Capracotta”.
Parole di cordoglio sono arrivate anche dal sindaco Candido Paglione: “Il dannato Covid ha colpito ancora e si è portato via il caro Domenico Di Nucci. Da anni alla guida dell’Associazione culturale “Amici di Capracotta”, Domenico era una persona dotata di grande interesse per la storia del nostro paese, un uomo che ha dato davvero tanto alla cultura della nostra comunità. Piangiamo oggi un amico e un instancabile animatore culturale, che ha promosso una serie di iniziative culturali preziosissime per tenere viva la nostra memoria, da ultimo la pubblicazione di alcune opere letterarie. E altre ne aveva in corso, delle quali mi aveva più volte parlato. Siamo affranti, tutta Capracotta lo è, la perdita che subiamo è grande. In questo momento di grande tristezza per tutti, giungano alla famiglia le nostre più sentite condoglianze e la garanzia che la sua opera non andrà persa”.
E noi ci associamo al direttivo dell’Associazione e alle parole del sindaco per esprimere tutta la stima e il ringraziamento a Domenico per l’amore per il suo paese nonostante quell’amichevole agnonese. Purtroppo “sic transiti gloria mundi” ma con queste modeste righe vogliamo ricorderemo un amico, quell’animatore della cultura capracottese, che ha contribuito con la sua tenacia a scrivere importanti pagine della storia di Capracotta. Grazie Domenico ovvero M’ngucc’.
Breve biografia
Nato a Capracotta nel 1942 si trasferì insieme alla famiglia nel 1952 dove ha vissuto con moglie figli. Laureato in Matematica all’Università di Roma scelse di restare radicato nella zona dove era cresciuto insegnando nelle scuole statali fino al 1999. In passato ha collaborato per un anno con il Corriere del Molise pubblicando articoli sulle tradizioni popolari agnonesi e per dieci anni con l’Eco dell’Alto Molise con lo pseudonimo di “Cuzzitto”, la famosa pagina di satira politica e culturale “sfrequeleienne, sfrequeleienne”. I suoi interessi hanno spaziato dallo sport alla salvaguardia dell’ambiente, dalle tradizioni locali all’agricoltura. Dulcis in fundo la produzione letteraria su Capracotta. Quattro testi da solo e dieci come coautore dell’Associazione Amici di Capracotta.
Matteo Di Rienzo
Fonte: M. Di Rienzo, Diario di Capracotta 2020-2021, Cicchetti Industrie Grafiche, Isernia, 2021