«Portiamo un fiore sul luogo dove Gasperino e Rodolfo sono morti per la nostra libertà». È l’appello del sindaco delle Ragazze e dei Ragazzi, Stefano D’Andrea, per le celebrazioni del 25 aprile 2023 a Capracotta. L’appuntamento è per domani mattina, ore 11, in località “Sotto al Monte” davanti alla lapide che ricorda la barbara fucilazione dei fratelli Fiadino avvenuta il 4 novembre del 1943 da parte dell’esercito tedesco.
«È una bella iniziativa che viene dall’animo semplice di un ragazzo e che rappresenta un importante segnale per mantenere viva e coltivare, come ho sempre sostenuto, la memoria storica della nostra comunità- spiega il sindaco di Capracotta, Candido Paglione-. Per motivi famigliari, purtroppo, non potrò esserci ma sarò lì simbolicamente con il mio fiore. Inoltre, si tratta di un evento davvero opportuno dato che quest’anno cade l’ottantesimo anniversario della distruzione di Capracotta da parte delle truppe naziste».
L’eccidio dei fratelli Fiadino, la distruzione di Capracotta e il ricordo del capracottese Osman Carugno, “Giusto tra le Nazioni” per aver salvato la vita a trentotto profughi ebrei a Bellaria durante la Seconda Guerra Mondiale, saranno al centro di un ricco programma di eventi, promosso dall’amministrazione comunale, che si svolgerà nei prossimi mesi.
Si parte il 16 maggio con una giornata in memoria del maresciallo dei carabinieri Osman Carugno, a cui parteciperà il prefetto di Isernia Franca Tancredi. Nell’occasione, è prevista la testimonianza da Gerusalemme del figlio di Joseph Konforti, uno degli ebrei salvato da Carugno. A novembre, il professor Gianni Cerchia, vicedirettore del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi del Molise, ricorderà quei drammatici giorni del novembre del 1943 per la nostra cittadina: dalla fucilazione dei fratelli Fiadino (4 novembre) alla distruzione del paese (dall’8 al 12 novembre).