Un’altra fotografia, un capolavoro, tramutata in cartolina doppia, ritrae al meglio la natura selvaggia che sfida la civiltà.
I dirupi (“re Retiaglie”, in dialetto), compaiono in tutta la loro maestosità, in maniera aggressiva, quasi a volersi difendere dalla vallata del Sangro.
Esperienza e saggezza consigliavano di lasciare uno spazio di sicurezza tra dirupi e costruzioni: nonostante ciò, varie furono purtroppo le tragedie che, nel corso degli anni, si sono verificate.
Nel 1881 due cuginette di soli 5 anni, Chiarina ed Elena Di Ciò, precipitarono dalla parte più alta dei dirupi.
Il 1° marzo 1930 Remigio Carnevale di 12 anni, cercando di venire in soccorso ad un compagno in difficoltà, scivolava e cadendo dai dirupi, periva.
Gino Bocasile, famoso illustratore, creatore della serie “Signorine Grandi Firme” e di cartoline “patriottiche” (sua “Taci, il nemico ci ascolta!”), ne rievocò le gesta in una copertina di quaderni per gli studenti delle scuole elementari, nella serie delle “Giovinezze Eroiche”, ai quali furono conferite medaglie alla memoria.
Le cartoline doppie vissero un felice periodo di diffusione, nella prima decade del Novecento: mentre nella cartolina singola il retro era predisposto per l’indirizzo del destinatario e il restante spazio per un telegrafico saluto (un affettuoso ricordo, saluti e baci, ecc.), in quella doppia si aveva a disposizione un’intera facciata, che consentiva di cimentarsi nel “bello scrivere”, con curate calligrafie piene di “svolazzi”, come in uso all’epoca.
Non aveva tutti i torti il Cavalier Giovanni Paglione se preferiva farsi stampare in Germania le cartoline con le foto da lui trasmesse.
Sul margine sinistro in alto, dell’esemplare qui riportato, appare la scritta in rosso “Fotografia del Sig. Giovanni Paglione”, mentre sul lato destro in basso, sempre in rosso, “George Alpes jun. – Hannover”, la sigla GP sulla roccia a destra, completa il quadro.
All’ineccepibile resa fotografica, si affianca la pregevole qualità del supporto sul quale è stampata: questo esemplare reca il timbro posto dall’ufficio postale di Capracotta in data 31/8/1909 (114 anni ai quali vanno aggiunti quelli ai quali risale la stampa della cartolina sul cartoncino) che ancora oggi gode di un perfetto stato di conservazione.
Anche di questo era certamente consapevole il nostro Cavaliere!
Paolo Trotta