Vorrei spiegare che la Natività esposta a Capracotta, in piazza Falconi, è di ispirazione bizantina.
Caratteristiche di tale stile artistico sono la fissità e solennità delle immagini; ciò si spiega con il fatto che esse derivano da un’immagine sacra tipica dell’Oriente: l’icona.
L’icona è, per la cultura orientale, l’immagine vera ed autentica della realtà divina: quindi rappresenta una realtà eterna ed immutabile, quale Dio l’ha pensata e la vede.
Il mosaico bizantino, in cui le figure sembrano sospese e fluttuanti, senza spazio prospettico, tra l’immensità dell’oro e dei colori quasi monocromatici, rendono il Divino unico immarcescibile mondo possibile e vero a cui l’umanità deve tendere per riscattarsi dalla contingenza del peccato.
Viviamo velocemente, corriamo, ci sentiamo immortali ed onnipotenti, ma, ogni tanto, bisogna fermarsi a riflettere; questa Natività, seppur così antica, si conferma contemporanea nel momento in cui siamo, perché ci conduce alla semplicità, virtù difficile da raggiungere in un mondo così buio, terribile e sofisticato nel quale abitiamo.
Beatrice Mastrodonato