«Coppa Italia Next Generation 2024 Skiroll: grazie Capracotta!»

Da sinistra a destra: il parroco di Capracotta don Elio Venditti, il presidente FISI Molise Vittorio Giuliano, il presidente FISI nazionale Giovanni Morzenti e il presidente dello Sci Club Capracotta Angelo Conti.

La foto risale al 27 ottobre del 2009 e fu scattata in occasione della visita del presidente Morzenti nella nostra cittadina per verificare la possibilità di organizzare una iniziativa di rilievo nazionale nel campo dello sci di fondo a Capracotta.

Un bellissimo ricordo che è stato rilanciato sui social dalla giornalista Debora Morzenti, figlia di Giovanni Morzenti e direttore responsabile della testata giornalistica on line www.fondoitalia.it, punto di riferimento a livello nazionale sullo sci di fondo.

Debora Morzenti ha seguito a Capracotta le gare della Coppa Italia Next Generation di Skiroll, organizzate dal nostro Sci Club nello scorso weekend per celebrare i 110 anni della sua fondazione.

Un’altra foto pubblicata dalla Morzenti: Giovanni Morzenti in visita allo Sci Club Capracotta

Nel commento al post, la Morzenti si rivolge al padre, scomparso nel 2017, ed elogia la bellezza della natura di Capracotta e l’ottima organizzazione della doppia gara di skiroll:

«Questo weekend ho avuto la fortuna e l’onore di percorrere alcuni tuoi passi… Ho attraversato in lunghezza l’Italia da sola ma ne è valsa la pena… ora capisco perché spesso citavi Capracotta durante le tue conversazioni. Questo piccolo paesino nel Molise è qualcosa di meraviglioso: panorami che ti tolgono il fiato, la bellezza unica della natura, il cibo e il vino… E l’accoglienza? Non sto a raccontartela… perché tanto tu l’hai vissuta in prima persona quando sei passato di qua… sono persone magnifiche, con un cuore grande, pronte a dare sempre il massimo tanto che durante questo weekend hanno fanno un figurone con l’ottima organizzazione della Coppa Italia di Skiroll. Sai ancora una cosa? Tutti si ricordavano di te…. Ed è stato un po’ come averti lì con me in questo weekend. Grazie Capracotta!».