Apprendiamo soltanto oggi dalla stampa molisana che, nei prossimi giorni, si terrà a Campobasso la riunione di insediamento del Consiglio dei Molisani nel Mondo. La notizia che ci colpisce maggiormente, però, è che l’amministrazione regionale avrebbe invitato soltanto sette associazioni per rappresentare i molisani “italiani” nell’organismo chiamato a svolgere un delicato quanto importante compito di raccordo tra i molisani residenti nei confini regionali e i molisani residenti in ogni angolo del pianeta. Delle sette, poi, soltanto una ha accettato l’appello: l’associazione di molisani romani “Forche Caudine”.
Siamo sicuri che l’associazione Forche Caudine saprà svolgere ottimamente questo incarico. Ma ci piacerebbe conoscere i criteri in base ai quali la Regione Molise avrebbe scelto le sette associazioni da invitare a partecipare nel Consiglio dei Molisani nel Mondo nel panorama sociale regionale. Diciamo questo perché la nostra Associazione sin nello Statuto ha quale obiettivo il «rafforzamento dei rapporti tra le comunità capracottesi d’Italia, d’Europa e d’America, del Nord e del Sud, mediante il web e progetti di scambio culturale» (art. 4). Un obiettivo questo non soltanto proclamato ma anche concretamente perseguito: la maggior parte dei contatti del nostro sito web (oltre 345 mila in appena 13 mesi) proviene da fuori dei confini nazionali; diversi autori dei testi del nostro sito vivono negli Stati Uniti e in Argentina; lo scorso anno abbiamo consegnato il premio dell’Eccellenza Capracottese all’ambasciatore della Repubblica Argentina in Italia, Torcuato Di Tella; alla fine dello scorso anno abbiamo (invano) contattato più volte lo staff dell’assessorato regionale ai Molisani nel Mondo per poter incontrare l’assessore delegato al fine di capire se un nostro progetto per far rientrare i discendenti degli emigrati argentini a Capracotta in occasione dei prossimi festeggiamenti triennali previsti per il 7-8-9 settembre fosse in linea con le politiche di indirizzo della Regione Molise.
Oggi, invece, apprendiamo dalla stampa che la Regione Molise avrebbe coinvolto in un progetto di così ampio respiro unicamente sette associazioni dimenticando, di fatto, tutte le altre. Ci auguriamo che, d’ora in avanti, la Regione Molise porti avanti politiche più inclusive delle realtà sociali territoriali magari ispirate anche a un criterio di trasparenza. Sarebbe bastato pubblicare, per tempo, un appello sul proprio sito web nell’area tematica “Molisani nel mondo” e forse oggi nel Consiglio dei Molisani nel Mondo non avremmo avuto soltanto una sola associazione, peraltro autorevolissima, ma qualcuna in più. Il rilancio di un territorio passa anche attraverso opportunità di partecipazione e confronto.
Francesco Di Rienzo,
segretario Associazione Amici di Capracotta