Parlava poco Erasmo, preferiva il calcio

Erasmo Iacovone

di Paolo Inno [tratto da astaranto.it] Parlava poco, Erasmo. Preferiva il calcio. E i fornelli. Era un uomo casalingo. Fino al punto che, talvolta, Paola era costretta ad andarsene in giro sola. E lui si preoccupava: «Dove vai? Non siamo mica al paese, qui…». Lo sapeva pure Paola che non erano al paese. Se n’era […]

ER4SM0…Eternamente Iaco

Si terrà lunedì 5 febbraio nell’affascinante cornice di Palazzo Pantaleo, nel cuore della borgo antico di Taranto l’evento “ER4SMO…Eternamente Iaco”. L’avvenimento, organizzato dal DodicesimoUomo Taranto Club, con la partecipazione del Taranto Football Club 1927, gode del patrocinio del Comune di Taranto e nasce col fine unico di celebrare adeguatamente i quarant’anni dalla scomparsa dell’indimenticato Erasmo […]

Un museo storico in Argentina per don Carmelo Sciullo

«In Argentina è stato inaugurato da poco un museo storico intitolato a don Carmelo Sciullo, sacerdote salesiano nato a Capracotta il 20 novembre 1915. Il nome del museo è stato scelto dalla comunità della provincia di Formosa in omaggio al nostro concittadino Don Carmelo, sacerdote che ha lavorato per molti anni nel quartiere Vergine del […]

Storia di una ricerca: Nick Nerone e Ernest Hemingway, amici ritrovati – Parte seconda

Avrei dunque dovuto dare una risposta al quesito del prof. M. K. Roos: chi era nella realtà Nick Neroni? Ricordo di aver sentito qualche volta  mio fratello Antonio, medico condotto di Capracotta per diversi anni, parlare del suo “maestro elementare Nerone”. Nelle sue “Memorie” lo descrive: «Severo, austero, elegante, corpulento ma agile e sveglio; professionista […]

Storia di una ricerca: Nick Nerone e Ernest Hemingway, amici ritrovati – Parte prima

Beato Nicola Nerone e Ernest Hemingway

Gli Abruzzi, e in particolare il paese di Capracotta, esattamente descritto nei particolari dal “cappellano” di Addio alle Armi al protagonista del romanzo, hanno esercitato sul giovane Ernest Hemingway un singolare fascino; ciò emerge chiaramente dalla lettura del romanzo, di alcune note biografiche e da interviste.1,2,3 All’epoca Abruzzo e Molise costituivano un’unica Regione che andava […]

A proposito, ancora, del “cappellano” di Addio alle Armi

  La mentalità di chi non è abituato ad accettare per verità rivelata fatti non dimostrati ma solo ipotizzati, ci spinge a tornare ancora su un argomento di cui ci siamo, anzi, ci stiamo  ancora occupando: il “cappellano abruzzese” di Addio alle Armi. Hemingway lo descrive “piccolo, timido, imbarazzato, arrossiva facilmente”; era antimilitarista e dice […]

Il vescovo capracottese Bernardo Antonio Pizzella nella chiesa dello Spirito Santo dei Napoletani a Roma

Durante il pontificato di Benedetto XIII (Vincenzo Maria Orsini: 1724 – 1730) furono tre i vescovi che, nati a Capracotta, svolsero il proprio mandato pastorale: i due fratelli Francesco e Nunzio Baccari, e Bernardo Antonio Pizzella: nato il 19/4/1686 da Giovanni e da Vincenza Polce (Pollice?), laureato in Utroque Jure, fu Canonico e Cancelliere Maggiore […]

Un vescovo capracottese sepolto in via Giulia a Roma

La chiesa dello Spirito Santo dei Napoletani è un piccolo gioiello incastonato in Via Giulia al civico 34 a Roma. La facciata originaria, attribuita ad Ottavio Mascherino risale al 1619, rinnovata nel settecento da Carlo Fontana, subì nuovi restauri e rifacimenti a cura dell’architetto Antonio Cipolla nel 1853. Della chiesa in generale e della sua storia, ci […]

La Chiesa dello Spirito Santo dei Napoletani in via Giulia a Roma

L’attuale configurazione di Via Giulia (dedicata al pontefice Giulio II Della Rovere) riprendeva grosso modo l’itinerario della vecchia “Via Magistralis”, così denominata nel Medio Evo per la presenza dei magistrati della Corte Savella, luogo sinistro da evitare, a motivo delle carceri e delle esecuzioni capitali che venivano qui eseguite. Un convento di monache domenicane di […]

La prima neve: non è più tempo di stare tranquilli

Un'immagine del Giardino della Flora Appenninica alle ore 12.20

La prima neve procura sempre un moto di sorpresa e di gioia. Per tutta la mattinata i fiocchi hanno inscenato una danza vorticosa che ha raggiunto, a volte, momenti di forte intensità. Nel pomeriggio tutto è finito, ma il freddo intenso ci ha lasciato un messaggio: «Non è più tempo di stare tranquilli». Maria Delli […]