Pochi ricchi e possidenti, il clero, gli intellettuali e tanti contadini, agricoltori, pastori, vaccari e artigiani formavano la popolazione di Capracotta; le classi agiate vivevano di rendita in grossi palazzi; gli altri affrontavano quotidianamente dure fatiche, coltivando terre che, pur se poco produttive per via dell’altitudine, davano comunque prodotti agricoli senza i quali non sarebbe stato possibile sopravvivere. Non c’erano terreni incolti […]
Un altro mestiere stagionale è stato da tempo soppiantato dalla meccanizzazione agricola: re mettetore (il mietitore). Fino alla metà del secolo scorso erano tanti i campi di grano che tappezzavano di giallo la campagna capracottese e nonostante le terre fossero in media a 1300 metri sul mare, quasi ogni famiglia destinava buona parte dei propri terreni […]