Ngurɘ ngurɘ, comɘ rɘ cuórnɘ dɘ rɘ falgiatórɘ

Contadino fa il filo alla falce con la “cota”. Foto: Angelo Siciliano Questo vecchio motto capracottese trae spunto da un’antica tradizione agricola. Quando la terra, nonostante la rotazione delle coltivazioni, dava segni di stanchezza con scarsa produttività, si seminava la lupinella e per tre anni si falciava; il quarto anno quel terreno veniva di nuovo […]

Capracotta nella letteratura

Capracotta dalla vetta di Monte Capraro 1905

Il nostro Oreste Conti nel 1911, nell’opera “Letteratura Popolare Capracottese” con prefazione di Francesco D’Ovidio- ed. Pierro-Napoli, riportò “Locuzioni e modi di dire”, “Usi e costumi”, e, nella parte comprendente “Proverbi e indovinelli” incluse tre “novelle”: La pecora con le corna d’oro, Belloccia e La fata e le sette chiavi. Con felice sorpresa le tre […]

I beni della chiesa di Sant’Antonio Abate a Capracotta

La lapide dello xenodochio in via Arco a Capracotta Jocelin de Chateau Neuf nei primi anni dell’anno 1000 portò nel Delfinato, in Francia, le spoglie di Sant’Antonio Abate avute in dono, pare, dall’imperatore di Costantinopoli. Le reliquie vennero lasciate a La Motte Saint Didier attuale Saint Antoine l’Abbaye, vicino alla città di Vienne. Qui nel […]

Duecento volte grazie: il nostro volume sulla Spagnola a Capracotta nel 1918 è esaurito

Duecento volte grazie! In appena un mese dalla sua presentazione, le 200 copie del volume Capracotta 1918: l’epidemia influenzale ‘La Spagnola”, uno dei due testi stampati dalla nostra Associazione per l’estate 2019 col patrocinio dell’amministrazione comunale, sono andate già esaurite. Il volume, scritto a quattro mani da Felice dell’Armi e da Domenico Di Nucci, analizza […]

I nostri volumi sulla Spagnola a Capracotta e sugli alti prelati altomolisani a Roma nelle biblioteche di Napoli

Prosegue senza sosta l’attività di promozione della storia e della cultura di Capracotta da parte dell’Associazione “Amici di Capracotta”. Nei giorni scorsi, abbiamo consegnato una copia dei due volumi pubblicati per l’estate 2019, “Capracotta 1918: l’epidemia influenzale La Spagnola” e “baccari, d’Avalos, Petra e Pizzella: altomolisani nella chiesa dello Spirito Santo dei Napoletani a Roma, […]

Anno 1040: la prima citazione storica di Capracotta

La prima citazione storica di Capracotta è contenuta nella donazione del 1040 del feudo di Vallesorda con la chiesa san Nicola, Monte Capraro e l’eremo di san Giovanni Battista al monastero benedettino di San Pietro Avellana. Il testo della donazione è giunto sino a noi perché è stato copiato in una delle prime pagine, purtroppo […]

A volte può succedere…

Pubblichiamo la prefazione del volume “Baccari, d’Avalos, Petra e Pizzella: altomolisani nella chiesa dello Spirito Santo dei Napoletani a Roma”, stampato dall’Associazione “Amici di Capracotta” per l’estate 2019, che sarà presentato dagli autori Domenico Di Nucci, Francesco Di Rienzo, Claudio Iannone e Paolo Trotta a Vastogirardi mercoledì 7 agosto alle ore 18.00 presso piazza Salvucci, […]

Capracotta 1918: l’epidemia influenzale “La Spagnola”

Pubblichiamo l’introduzione della monografia «Capracotta 1918: l’epidemia influenzale “La Spagnola”» scritta da Felice dell’Armi e Domenico Di Nucci e stampata dall’Associazione “Amici di Capracotta” per l’estate 2019. Sarà presentata giovedì 8 agosto 2019, alle ore 17.30, lungo la scalinata di piazza Falconi alla presenza degli autori. Sarà regalata una copia del volume a tutti i […]

Spetiarii, scarpari e calcaruoli: gli artigiani a Capracotta nell’anno 1708

Con la terribile epidemia di peste de 1656 la popolazione di Capracotta  fu falcidiata: i morti registrati furono 1126 e i fuochi, cioè le famiglie, passarono da 280 a 150. Un’epidemia del genere alterò certamente tutto il tessuto sociale, sconvolse le famiglie e ridimensionò tutte le attività. Anche  la pastorizia, vera e propria industria capracottese, […]

Le scarpe

La mia bisnonna materna, Mammuccia Pòrzia (bisnonna Preziosa Comegna), restò vedova giovanissima con tre figlie di 6, 4 e 2 anni da tirare su; suo marito Serafino esercitava il mestiere di sellaio e abitualmente conciava le pelli che gli servivano. Morì agli inizi del 1899, nel giro di pochi giorni debilitato da una infezione trasmessa forse […]