Oreste Conti Archivi | Pagina 2 di 2 | Amici di Capracotta

Palma benedetta

Le ragazze del nostro popolo, lungi dal chiedere alla palma funerei responsi, all’uscir dal lungo verno, le chiedono quello dell’amore. Così, mentre nelle vie del borgo, nei palagi, ne’ tuguri continua la gentile tradizione degli avi, e tutti si scambiano il saluto di pace e si acquetano le ire, si spengono gli odî, si suggellano […]

Novelle capracottesi d’un tempo: la pecora con le corna d’oro

C’era una volta un vedovo, il quale, pur avendo due figliuoli giovanetti, un maschio e una donna, volle a tutti i costi riprender moglie. E così fece. Ma i figliuoli erano mal visti dalla matrigna, tanto è vero che costei, sgravatasi di un maschietto, seppe tanto calunniarli, da indurre il marito a liberarsene. I due […]

Novelle capracottesi d’un tempo: la fata e le sette chiavi

Particolare de “La Samaritana al pozzo” del pittore tedesco Sieger Köder (1925-2015) C’era una volta una donna con tre figlie. Un giorno, non avendo da mangiare, disse alla maggiore d’andare per cicorie in un prato vicino. La figliuola obbedì; ma, mentre tagliava una grossa cicoria, si aprì ai piedi della giovine un fossato profondo, che […]

Amore e matrimonio d’altri tempi a Capracotta

Contadine capracottesi (inizi Novecento). Archivio fotografico: Cav. Giovanni Paglione I nostri popolani s’innamorano in chiesa, alla fontana, alle libere aure de’ campi, tra i solchi, seminando o mietendo il grano. Si amano dapprima di nascosto e, quando i genitori sono a giorno di tutto, si fidanzano, ed allora il giovine va tutte le sere a […]

Un musicista capracottese dimenticato: Claudio Conti

Il Conservatorio di San Pietro a Maiella a Napoli Per la qualità, insieme all’orgoglio della nostra stirpe e per l’esistenza di tanti diversi personaggi illustri capracottesi nei vari rami dello scibile umano, è auspicabile, anche quale atto d’amore verso la propria terra, che di queste figure scomparse si perpetuasse il ricordo, non collocandole nel dimenticatoio […]

Capracotta-Panicocoli: un viaggio per perditempo

Panicocoli in un vecchio quadro Panicocoli è l’antico nome di Villaricca, attualmente un Comune dell’area metropolitana di Napoli. Il toponimo deriva dal latino medievale “panicoculus” (da “panis” e “cocus”, allungato in “coquulus”), cioè colui che cuoce il pane, il fornaio. Oreste Conti lo cita in uno dei modi di dire capracottesi nella sua “Letteratura popolare […]

La regina Maria d’Enghien nella cultura popolare capracottese

Presunto ritratto di Maria d’Enghien in un affresco della basilica di santa Caterina d’Alessandria a Galatina (Le) La regina di Napoli Maria d’Enghien (1367- 1446) è un personaggio storico poco noto a Capracotta eppure Oreste Conti la ricorda tra le locuzioni e i modi di dire cittadini nella sua opera “Letteratura popolare capracottese” del 1911: «Fa […]

Qualche fiaba anche a Capracotta

Italo Calvino nel 1956 diede alle stampe il volume “Fiabe italiane”, pubblicate dalla casa editrice Einaudi. Nell’introduzione al testo a pag 19, Calvino cita il capracottese Oreste CONTI unitamente ad altri autori molisani come Eugenio CIRESE (autore di apologhi e favole, riportati in “Tempo d’allora” 1939 e nella rivista “La Lapa” del giugno 1959), oltre […]

Tie’ magneata la rapaneca…

Oreste Conti spiega cosa sia questa pianta e cosa significhi la frase: TIE’ MAGNEATA LA RAPANECA…. “La rapanica è il cardo, duro e spinoso; così il popolo all’innamorato tradito” (Oreste Conti, “Letteratura popolare capracottese”, Lucera 1908). . A Capracotta qualcuno ancora si esprime in tale forma quando la ragazza amata decide di lasciare l’innamorato. Rapanica […]